Il Presidente del Veneto: “Si penalizza anche l’agricoltura”
“E’ scandaloso che i nostri ristoratori debbano fare la lista degli allergeni. Significa che devono dotarsi di una sorta di Treccani da dare al cliente. Stiamo burocratizzando davvero tutto”. Così Luca Zaia, presidente del Veneto. “Questa è una angheria: se passa finirà che a pagare sarà come al solito l’agricoltore – prosegue Zaia -. Il principio è che se uno è allergico al glutine glielo dice al ristoratore, non può avvenire il contrario. Siamo al ridicolo”. Per Tullio Galli, coordinatore nazionale di Fiepet (esercenti pubblici e turistici) di Confesercenti, gli operatori sono pronti anche perché non è una novità per i ristoratori e pasticceri dare indicazioni sugli ingredienti utilizzati. Ma il punto cruciale è come comunicare le sostanze al consumatore. In assenza di indicazioni precise è tutto affidato al singolo. “E non si può certo pensare fa notare Galli che si possano indicare per ogni piatto gli ingredienti, altrimenti diventiamo dei chimici. Non è possibile poi cambiare ogni giorno menu, così si finisce solo per elevare i costi”.
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