Imprese / Istat, in Italia 4,1 milioni di microimprese nell’industria e nei servizi

In tutto 4,4 milioni di aziende, 3,7 addetti in media

servizi-impreseLe imprese attive dell’industria e dei servizi di mercato sono 4,4 milioni e occupano circa 16,1 milioni di addetti (11,2 milioni sono dipendenti). Lo rende noto l’Istat, riferendosi a dati 2012 e sottolineando che la dimensione media delle imprese e’ di 3,7 addetti. Le imprese italiane realizzano un valore aggiunto di circa 690 miliardi di euro. Il valore aggiunto per addetto ammonta a 42.800 euro, il costo del lavoro per dipendente a 34.400 euro, la retribuzione lorda per dipendente a 24.800 euro mentre la quota dei profitti lordi sul valore aggiunto risulta pari al 26,3%.

Le microimprese (con meno di 10 addetti) ammontano a oltre 4,1 milioni e rappresentano il 95,2% delle imprese attive, il 47,5% degli addetti e il 30,8% del valore aggiunto realizzato. Tra le microimprese, quelle con un solo addetto sono oltre 2,4 milioni e contribuiscono per circa un terzo al valore aggiunto di questo segmento di imprese. Le piccole e medie imprese (con 10-249 addetti) impiegano il 33,1% degli addetti e contribuiscono per il 37,7% al valore aggiunto, mentre nelle grandi imprese (quelle con almeno 250 addetti) si concentrano il 19,4% degli addetti e il 31,5% del valore aggiunto. Il settore dei servizi di mercato – con il 76,8% di imprese, il 64,7% di addetti e il 56,7% di valore aggiunto – si conferma il più importante settore economico in termini quantitativi. L’industria in senso stretto rappresenta il 10,1% delle imprese, il 25,7% degli addetti e il 35,5% del valore aggiunto. Nelle costruzioni si concentrano il 13,1% delle imprese, il 9,6% degli addetti e il 7,7% del valore aggiunto.

Le imprese hanno sostenuto nel 2012 una spesa per investimenti fissi lordi di circa 92 miliardi di euro. Nel 2012, ciascun dipendente ha lavorato in media 1.618 ore, con livelli superiori alla media nell’industria (1.653) e inferiori nei servizi (1.594).

All’interno del settore manifatturiero, le imprese esportatrici realizzano l’81% del valore aggiunto e registrano livelli di produttività nominale del lavoro (circa 59.100 euro), retribuzioni per dipendente (circa 28.700 euro) e margini di profitto lordo (34,7%) superiori a quelli medi manifatturieri (rispettivamente 42.800, 24.800 euro e 26,3%). Le unita’ che esportano oltre la meta’ del fatturato realizzano un terzo del valore aggiunto manifatturiero e poco meno di due terzi dell’export.

La propensione all’esportazione del complesso del sistema manifatturiero (misurata dal rapporto tra fatturato all’export e fatturato totale) e’ pari al 33,7%. Le imprese localizzate nelle regioni nord-occidentali e nord-orientali contribuiscono per il 61,7% al valore aggiunto del Paese (rispettivamente 37,3% e 24,4%). La quota di valore aggiunto realizzata e’ pari al 21,4% nel Centro, al 16,9% nel Mezzogiorno.

 

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