Cultura, crociere e aeroporto Il 2018 anno record per il turismo (da livesicilia.it)

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Il leader di Confersercenti Mario Attinasi snocciola dati super: “Ma c’è da lavorare su decoro e servizi”

PALERMO – A Palermo il 2018 sarà ricordato come l’anno di grazia del turismo. Ad oggi i croceristi sbarcati da gennaio a settembre nel porto cittadino sono 375 mila. Nello stesso periodo all’aeroporto Falcone e Borsellino sono passati 5,1 milioni di passeggeri con un incremento rispetto all’anno scorso del 16,17 per cento. È un fiume di persone che si è riversato per le vie cittadine e che fa conoscere un boom alle imprese nel settore dell’ospitalità ma adesso occorre guardare avanti. “Se la città non soddisfa alcuni requisiti – spiega Mario Attinasi, presidente provinciale di Confersercenti e delegato per il turismo della Camera di Commercio di Palermo ed Enna  – rimane una destinazione di medio livello ma non diventa una destinazione di successo dove il turismo è un elemento strutturato dell’economia locale”.

“L’aumento dei flussi – afferma Mario Attinasi – è senza dubbio causato dalla situazione geopolitica internazionale. Molto hanno influito gli eventi culturali di respiro internazionale come Manifesta12 che è stata pagata con la tassa di soggiorno. Ha aiutato – continua – l’avere realizzato una pedonalizzazione che consente al turista di passeggiare, di rilassarsi, di godere dei monumenti senza essere disturbato dalle auto: è importante avere un salotto cittadino. Per ultimo – conclude – bisogna dare atto alla Gesap del grande lavoro fatto per la conclusione di accordi commerciali con nuove compagnie aeree che hanno realizzato dei voli low cost capaci di portare molta gente in città”.

E i dati danno atto dell’incremento di passeggeri nell’aeroporto di Palermo. Da maggio le presenze mensili non scendono sotto le 600mila unità. A luglio i passeggeri sono stati 721mila, ad agosto 732 mila mentre quota 700mila è stata mancata per poco a settembre quando il dato si è fermato a 693mila passeggeri con un incremento del 16,7 per cento rispetto al 2017. Sul dato totale di 5,1 milioni il traffico nazionale è quello principale, con un valore percentuale di 73 punti, i passeggeri italiani sono 3,7 milioni. Il resto, e cioè 1,3 milioni sono stranieri: un milione e duecento mila europei e mentre i rimanenti 100mila non provengono dai paesi dell’Unione. Così, mentre crescono del 23 per cento i passeggeri stranieri presenti, e gli europei che vengono a Palermo sono il 27 per cento in più rispetto all’anno scorso l’unico dato negativo è quello delle presenze extracontinentali: il 14 per cento in meno.

Il presidente di Confesercenti racconta quali servizi di ospitalità cercano i turisti. “L’offerta turistica alberghiera – afferma il presidente Mario Attinasi – continua ad essere cercata per la qualità e per il livello di definizione della struttura e dei servizi. È aumentata tantissimo la domanda del settore extralberghiero; perché costa meno, perché permette una ospitalità più semplice in cui il turista con le chiavi in mano può sentirsi a casa sua. In questa offerta però spesso si sono annidate delle situazioni di abusivismo che danneggiano tutti. Molti di questi turisti non vengono nemmeno registrati e corriamo il rischio di ospitare turisti che hanno problemi con la giustizia”. Oggi insomma, anche attraverso le piattaforme informatiche che consentono di affittare casa per brevi periodi a turisti c’è molta competizione e forse alcune volte e scorretta per Attinasi il problema non sta nelle piattaforme ma nell’utilizzo che ne fanno gli utenti. “Se rispettano le regole – dice – e cioè registrano il contratto, comunicano le presenze agli organi di polizia e pagano le tasse, non ci sono problemi”.

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