Commercio, Confesercenti: “Da giunta provinciale Bolzano iniziativa coraggiosa ed in controtendenza”

Ora anche da politica ed istituzioni azioni concrete. E’ rischio desertificazione urbana”

“La crisi ha decimato le imprese ed affossato i consumi delle famiglie: le piccole attività commerciali scontano duramente la crisi del mercato interno italiano, travolte dal vortice delle chiusure che ha causato la perdita di migliaia di posti di lavoro. Per questo – sottolinea Confesercenti in una nota – ben vengano iniziative coraggiose ed in controtendenza come quelle della giunta provinciale di Bolzano, volte a garantire i servizi di vicinato nelle aree che ne sono sprovviste, dalle periferie alle zone rurali, pagando un contributo una tantum per incentivare l’apertura di questa tipologia di strutture commerciali. I negozi di prossimità – prosegue Confesercenti – rappresentano un valore aggiunto non solo economico, ma anche e soprattutto culturale e sociale per i nostri centri urbani e vanno perciò salvaguardati. Dal nostro Osservatorio sul commercio è stata scattata però, ancora una volta, una fotografia drammatica del nostro tessuto produttivo che non ha intercettato alcuna ripresa nel 2014: nei primi 6 mesi, infatti, il saldo chiusure/aperture è stato negativo di oltre 20mila imprese, un bilancio peggiore per 6.431 attività in meno rispetto a quello registrato nell’’anno nero’ del commercio del 2013 (-13.813). Purtroppo, dobbiamo constatare che questa filosofia di tutela del piccolo commercio trova un riscontro positivo troppo limitato solo nella città di Bolzano mentre, in generale, dalla politica e dalle istituzioni in questi ultimi anni sono arrivati provvedimenti volti, di fatto, a favorire solo altre tipologie di distribuzione commerciale. Le liberalizzazioni degli orari commerciali, contenute nel decreto Salva Italia e volute dal governo Monti, avrebbero dovuto stimolare la concorrenza, favorire nuova occupazione e rilanciare i consumi attraverso l’incremento delle occasioni di acquisto per le famiglie italiane, ma l’intervento non ha, ancora, raggiunto nessuno dei tre obiettivi: nel biennio in cui è stato in vigore la spesa delle famiglie è crollata come non mai nella storia della Repubblica Italiana, i posti di lavoro offerti dal settore, sotto forma di occupazione dipendente ed indipendente, sono diminuiti drammaticamente. Un fisco insopportabile ed un credito asfittico hanno aggravato ulteriormente la situazione di famiglie ed imprese. Auspichiamo – conclude Confesercenti – che in occasione della ripresa, prossimamente, della discussione del disegno di legge alla Camera sulle misure volte a favorire il commercio si tenga conto, prima di tutto, di realizzare regole certe per garantire la trasparenza e la correttezza del mercato per tutti gli attori che ne fanno parte, frenando l’eccesso di deregulation che non fa crescere il Pil ma ha come effetto collaterale la desertificazione urbana delle nostre città”.

 

 

Flussi di iscrizioni e cancellazioni nei primi sei mesi del 2014 nei comuni capoluogo di provincia delle imprese del commercio al dettaglio

 

Comune

Iscrizioni

Cessazioni

Saldo

Alimentare

Non Alimentare e non specializzati

Totale

Alimentare

Non Alimentare e non specializzati

Totale

Alimentare

Non Alimentare e non specializzati

Totale

Torino

65

194

259

77

450

527

-12

-256

-268

Aosta

1

8

9

2

17

19

-1

-9

-10

Milano

44

236

280

58

491

549

-14

-255

-269

Bolzano/Bozen

1

10

11

3

38

41

-2

-28

-30

Trento

6

17

23

12

44

56

-6

-27

-33

Venezia

4

78

82

22

180

202

-18

-102

-120

Trieste

3

29

32

8

62

70

-5

-33

-38

Genova

52

112

164

72

241

313

-20

-129

-149

Bologna

23

72

95

21

152

173

2

-80

-78

Firenze

15

91

106

23

200

223

-8

-109

-117

Perugia

5

22

27

8

76

84

-3

-54

-57

Ancona

4

23

27

4

42

46

0

-19

-19

Roma

114

401

515

185

1.145

1.330

-71

-744

-815

L’Aquila

5

14

19

6

38

44

-1

-24

-25

Campobasso

7

15

22

5

38

43

2

-23

-21

Napoli

86

414

500

116

706

822

-30

-292

-322

Bari

25

112

137

29

214

243

-4

-102

-106

Potenza

4

15

19

6

50

56

-2

-35

-37

Catanzaro

8

31

39

17

59

76

-9

-28

-37

Palermo

13

148

161

55

352

407

-42

-204

-246

Cagliari

11

28

39

24

110

134

-13

-82

-95

 

 

 

 

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