COMITATO DI COLORE ESSO FAIB SICILIA: SALVAGUARDARE L’ECONOMICITA’ DEI PUNTI VENDITA CARBURANTI

Si è svolta la riunione del comitato di colore esso della FAIB Sicilia. L’incontro  presieduto da Stello Bossa Presidente regionale FAIB, da Francesca Costa Vice presidente regionale Faib e Salvatore Basile Coordinatore regionale Faib ha visto un’ampia partecipazione da parte dei gestori a marchio provenienti da tutto il territorio Siciliano. Il confronto è stata l’occasione per fare il punto della situazione sugli effetti che il completamento della vendita della rete Esso, secondo il modello Woole Sale, ha generato nei confronti della categoria.  Grande attenzione è stata rivolta dagli operatori, dopo gli esiti della vertenza collettiva contro Esso, Rete Italia e Petrolifera Adriatica  nei riguardi dei ricorsi avviati dai gestori che hanno subito da parte dei soggetti subentranti, l’applicazione di condizioni economiche diverse da quelle sancite negli accordi nazionali vigenti. La vertenza collettiva infatti ritenuta illegittima per vizi procedurali,  appare tuttavia  fondata nel merito. Ragione per cui il settore attende con ansia il pronunciamento del Tar sui singoli ricorsi esperiti dai gestori. Uno scenario  in cui occorre inquadrare i lavori  del tavolo  negoziale che vede impegnati EG e Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio per il rinnovo degli accordi economici. Una trattativa che tiene tutto il comparto in apprensione poiché di certo influenzerà le dinamiche dei  tavoli negoziali con le altre aziende. I rappresentanti dei gestori di colore Esso appartenenti alla Faib Sicilia, partendo dalle condizioni economiche a cui si è giunti nel coso della trattativa nazionale in corso con EG, ritengono che si può procedere alla negoziazione solo se verranno affrontati contestualmente alcuni temi imprescindibili quali:  sviluppo delle attività non oil a difesa del margine del gestore, procedure chiare e trasparenti per il riconoscimento dei cali, scorporare i volumi di prodotto erogati in modalità self nei giorni di chiusura dei punti vendita nella determinazione della reale percentuale self/servito, costi della manutenzione ordinaria e straordinaria  a carico del titolare del decreto, costi della Periodica Biennale a carico del titolare del decreto, garantire politiche di pricing competitive sulla base di trade area condivise, garanzia del rinnovo dei contratti di prossima scadenza, responsabilità della qualità del prodotto a carico del titolare di decreto, chiarezza e trasparenza negli aspetti cantabili nei rapporti tra gestore e fornitore e tempistiche celeri per i conguagli. Questi i temi fondamentali per la categoria. Grande attenzione inoltre è stata posta sul tema della fatturazione elettronica che la categoria teme possa trasformarsi nell’ennesima occasione per caricare i gestori di un ulteriore balzello che renderebbe ancora più difficile mantenere in positivo l’economicità dei punti vendita. Pertanto il segnale dato dal Governo circa la possibilità che venga accolta la  proposta avanzata da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Fgisc Confcommercio di prorogare al 1 gennaio 2019 l’applicazione della fattura elettronica fa ben sperare la categoria.

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