Zone Franche montane, oggi audizione di sindaci e parti sociali in Commissione “Attività produttive” dell’Ars. Confesercenti Sicilia: “Misura indispensabile per la ripresa economica e demografica di molti comprensori”.

La legge attesa da anni tra le proteste di imprenditori, artigiani e titolari di negozi di vicinato.

Confesercenti Sicilia ribadisce il proprio “sì” all’istituzione delle zone franche montane . Il tema, ampiamente discusso nel corso della passata legislatura, è stato al centro oggi di un’audizione della Commissione attività produttive dell’Ars in cui sono stati ascoltati i rappresentati dei Comuni, dei Centri Commerciali Naturali, delle Associazioni datoriali e dei sindacati che da tempo si battono per l’approvazione di una norma in tal senso. L’ultimo ddl, presentato nel 2015 da diversi parlamentari Pd e su cui c’era stata un’ampia convergenza in Commissione, non è mai arrivato in aula per l’approvazione e adesso occorre ricominciare l’iter. “Per rilanciare l’economia dei comuni montani e frenare il depauperamento demografico – ha ribadito Michele Sorbera, direttore di Confesercenti Sicilia – è assolutamente necessario favorire condizioni di neutralità fiscale o di vantaggio e rilanciare il ruolo dei Centri Commerciali Naturali che tante speranze avevano alimentato negli anni scorsi”. Le zone montane rappresentano il 25 per cento del territorio siciliano e il loro spopolamento continua senza sosta. Presente all’incontro anche Pino Cità, dirigente di Confesercenti Alte Madonie e Componente della Giunta di Confesercenti Palermo: “Sulle Madonie –ha detto – sono tanti i negozi di vicinato, le attività artigianali e turistiche che da tempo si battono per l’istituzione delle zone franche montane e che oggi sono qui a rappresentare”.

 

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