FAIB CONFESERCENTI SICILIA: IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI PRESI DI MIRA DALLA CRIMINALITA’. APPELLO DELLA CATEGORIA ALLE FORZE DELL’ORDINE. RAFFORZARE I CONTROLLI

FAIB Confesercenti Sicilia denuncia il dilagare di furti e rapine a danno degli impianti di distribuzione  carburanti. Nell’ultima settimana, a distanza di qualche giorno, tre  i casi di aggressioni consumate contro i gestori in  Provincia di Messina Palermo e Catania, una situazione che non risparmia nessuno e che necessità di interventi immediati e urgenti da parte delle Forze dell’Ordine. Il perseverare della crisi economica e l’incapacità di  individuare adeguate  misure per contrastare la criminalità, stanno contribuendo alla  diffusione dei colpi messi a segno dalla malavita organizzata.  Una situazione che quotidianamente espone i  gestori a mettere a rischio la propria incolumità per salvaguardare gli incassi della giornata, di cui solo il 2,5% rappresenta ciò che rimane nelle disponibilità dell’esercente. Il 70% degli introiti di un punto vendita carburanti,  infatti, è composto da IVA e Accise che vanno versate allo Stato.  Malgrado le misure preventive a tutela della sicurezza dei punti vendita, poste in essere dai gestori, come nel caso dell’istallazione degli impianti di video sorveglianza, non si registra affatto nessuna battuta di arresto nei confronti degli assalti contro gli impianti carburanti.  Un appello pertanto che Confesercenti Sicilia rivolge al Governo Nazionale è quello di provvedere in tempi rapidi a individuare nuove  misure in grado di incentivare il ricorso ai  pagamenti con moneta elettronica, dopo il fallimento del proposito contenuto nei Decreti Legge redatti sotto il governo Monti, in cui se ne prevedeva la gratuità.   Ridurre infatti il denaro contante presso gli impianti, è di certo una soluzione che potrebbe incidere positivamente nella direzione di aumentare i livelli di sicurezza del gestore.  La faib Sicilia, inoltre, si sta attivando per farsi portavoce presso sua Eccellenza il Prefetto di Palermo di tali situazioni ed analogamente verrà fatto sulle altre Province al fine di individuare possibili misure volte a ristabilire un clima di serenità alla categoria, prevedendo ad esempio un rafforzamento dei presidi sui territori da parte delle forze dell’ordine.

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