Vittorio Messina (Confesercenti): dal sistema imprenditoriale del Mezzogiorno segnali incoraggianti per la ripresa

“I dati relativi al terzo trimestre del 2015 rafforzano i segnali positivi che vengono dal sistema imprenditoriale italiano ed è il Mezzogiorno a fare registrare il più elevato tasso di crescita. In particolare il Sud del Paese assume il ruolo di protagonista, facendo registrare il più elevato tasso di crescita (0,42% rispetto al valore medio nazionale dello 0,33%). Ad esempio, in Sicilia, con un tasso dello 0,34 %, a fronte di 5.435 iscrizioni e 3.881 cancellazioni si evidenzia un incremento  1.554 imprese”. Così il vice presidente di Confesercenti Vittorio Messina commenta i numeri sulla nati-mortalità delle imprese italiane pubblicati da Movimprese, attraverso la rilevazione trimestrale realizzata da InfoCamere sulla base dei dati del Registro delle imprese. “Segnali positivi arrivano – aggiunge Vittorio Messina – anche dal
fronte dei fallimenti, mentre  più sostanzioso risulta il decremento dei concordati preventivi.  Le difficoltà, però, permangono sul fronte artigiano, dove, per il quarto anno consecutivo, si registra ancora un saldo negativo tra aperture e chiusure, frutto soprattutto della forte riduzione di iscrizioni di nuove imprese. A incidere maggiormente sulla nuova flessione del comparto artigiano sono stati ancora una volta i bilanci negativi dal comparto delle costruzioni”. “I miglioramenti che si percepiscono all’interno del sistema imprenditoriale del Mezzogiorno  – aggiunge il vice presidente di Confesercenti – sono di buon auspicio per la ripresa economica dell’intero Paese a condizione che la politica si impegni a non deludere le aspettative di chi con fiducia, coraggio e spirito di iniziativa scommette sulle proprie capacità e i propri mezzi. Per andare in questa direzione occorre fornire adeguate misure a sostegno di chi contribuisce alla crescita dell’economia, velocizzando i tempi della burocrazia, moderando la pressione fiscale, senza trascurare la lotta ad ogni forma di corruttela, di inquinamento delle istituzioni e di condizionamento del libero mercato”.

Roma 19 ottobre 2015

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