Decreto clima: 5 mila euro ai negozi che inseriranno dei “green corner”

Il contributo è per quegli esercenti che sceglieranno di vendere prodotti sfusi o alla spina, alimentari e per igiene personale purché il contenitore sia monouso


Il “decreto clima“, che sarà discusso in giornata in Consiglio dei Ministri, tra le norme che “contribuiranno a contrastare l’emergenza climatica a 360 gradi” prevede incentivi per quei negozi, a partire dalle botteghe e dai mercati rionali, che inseriranno dei “green corner”, contribuendo alla riduzione degli imballaggi.

La norma sui green corner vale 5mila euro di contributo economico a fondo perduto per i negozianti che venderanno “prodotti sfusi o alla spina, alimentari e per l’igiene personale”. Questo purché il contenitore non sia monouso.

L’aiuto verrà distribuito in base all’ordine di presentazione delle domande e il limite complessivo delle risorse è di 20 milioni per gli anni 2020 e 2021.

Nell’ultima versione della bozza di decreto Clima, che sarà più snella (scendendo da 14 a 11 articoli) assume più sostanza la parte dedicata ai rifiuti e alle disposizioni per il superamento delle infrazioni europee in materia ambientale.

Le risorse per l’eco-rottamazione sono contenute in un Fondo chiamato ‘Programma sperimentale buono mobilità’, e hanno una dotazione totale di 255 milioni. Il ‘buono mobilità’ è destinato
ai cittadini residenti nei Comuni sotto procedura d’infrazione Ue per smog che, entro il 31 dicembre 2021, cambiano auto (fino ai modelli Euro3) o motocicli (fino alla classe Euro2 e Euro3 a
due tempi); vale 1.500 euro per i primi e 500 euro per i secondi.  Il ‘buono’ – che non costituisce reddito imponibile – potrà essere utilizzato entro i successivi tre anni per abbonamenti al Trasporto pubblico locale (Tpl), altri servizi, e anche per biciclette anche a pedalata assistita. Il ministero dell’Ambiente mette sul tavolo poi fino a 40 milioni di euro per finanziare progetti per le corsie preferenziali per il Tpl (anche presentati da più Comuni in forma associata) purché all’interno di aree – con popolazione superiore a 100mila abitanti – sotto procedura di infrazione europea per la qualità dell’aria.

Il provvedimento, infine, pensa anche alle scuole: il ministero dell’Ambiente mette a disposizione fino a 20 milioni di euro per gli eco-scuolabus. Si tratta di mezzi – “selezionati” dallo stesso ministero in base al numero di bambini e all’impatto ambientale – di trasporto ibridi, elettrici o non inferiori a Euro6 immatricolati però dal primo settembre di quest’anno in poi. Si tratta di “progetti sperimentali” dedicati agli asili e agli alunni delle scuole elementari. Nella bozza ci è, infine, la campagna sui cambiamenti climatici per le scuole (con il Programma #iosonoAmbiente, da 2 milioni per ciascuno degli anni 2020, 2021, 2022).

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